Da bambina, da ragazza, da quasi adulta sognavo senza speranza di avere un cane con me, non di “rubarlo” in prestito ad amici e vicini di casa, ma un cane tutto mio, da vivere pienamente. Sognavo e leggevo, leggevo i racconti e i libri di Jack London, guardavo i film e mi immaginavo accanto a un cane di aspetto lupoide, più primitivo possibile, mi immaginavo che avremmo vissuto occhi negli occhi, pieni di amore uno per l’altra. Sognavo un cane forte, potente, con tantissima energia, con pulsioni forti ma in grado di controllarsi con me e per me, capace volendo di difendermi. Sognavo un cane però allegro, solare, socievole, un cane pieno di vitalità, ma capace di starsene tranquillo accanto a me.
Sembravano delle contraddizioni ma sei arrivata tu, Velvettina mia !!
Se chiudo gli occhi non posso che pensare a duemila episodi in cui mi hai fatto sorridere, ridere, non posso che vedere la tua straordinaria energia, energia che si è mantenuta fino all’ultimo istante. Non posso che vederti accanto a me mentre ci coccoliamo, mentre scodinzoli e mi lecchi, mentre mi guardi negli occhi. Non posso che sentire la tua vitalità delle volte anche troppo straripante in condotta, in obedience, i tuoi bellissimi riporti e quei coni e box alla velocità della luce, giusto quest’anno vedendo i cani al mondiale pensavo che nessuno li aveva come te.
E poi ti rivedo in attacco, con la tua velocità di entrata, il tuo morso pieno, forte, fermo. E quel tuo passare tranquillamente da un cane combattivo, forte, determinato, pieno di grinta, che fa sul serio, alla scema solare, socievolissima, piena di voglia di grattini, di baci di tutti i giorni. Quello che ho sempre sognato in un cane e che mi da l’idea di avere veramente accanto a me un essere completo.
E quel tuo modo di giocare con i salamotti, cercando di distruggere spalle e braccia di chi aveva la sventura di prendere le maniglie, uno scekeraggio potente, che ti faceva sentire una specie di scossa alla base del collo, con i gomiti che sembrava che si scollassero da un momento all’altro. La tua passione per i giochi era immensa, così come continui erano i furti, soprattutto agli stage, con tante borse da cui attingere, con tanti giochi diversi da cui scegliere e rigorosamente riportare per poi prenderne uno nuovo e proporlo al disgraziato inconsapevole di turno per un bel massaggio alla cervicale. Solo venerdì sei riuscita a rubare con una mossa da Arsenio Lupin prima un salamotto a tuo figlio Erak poi una palla a tua nipote Ikram, una palla che hai continuato ininterrottamente a far suonare sdraiata in campo, mentre ci guardavi felice.
Ora quella palla è lì con te, insieme al tuo grande salamotto preferito.
Si perché tu eri una buffona, una buffona che mi accendeva il sorriso anche nelle giornate più tristi, capace di essere sempre allegra, sempre a suo agio in ogni ambiente, in ogni circostanza, con quella tua coda sempre in azione. Lunedì prima dell’operazione sei entrata così in ambulatorio, scodinzolando, infilandoti in mezzo alle gambe dei vet per avere i grattini, dando bacini a tutti. E hai continuato a scodinzolare mentre ti rasavano, mentre ti facevano la prima puntura, il tuo ultimo gesto è stata una leccata all’anestesista e una leccata a me con una piccola strusciata di testa e un ultimo battito di coda.
Poi ti sei addormentata e ci siamo riviste quando la tua energia non c’era più, c’era ancora il tuo sguardo meraviglioso che mi donavi ogni giorno, quello sguardo che ti prendeva dentro, sia che fosse allegro, burlone, che coccolone o serio.
Il tuo ultimo dei tre mondiali (Danimarca)
Non abbiamo mai smesso di lavorare malgrado le tante sfortune che ti hanno precluso quei risultati sportivi che potevamo avere. Perché sono sicura che potevamo andare oltre al titolo di campione italiano, oltre ai 3 mondiali in obedience, oltre alla vittoria al Trofeo enci e oltre all’ipo3 in selezione. Ma tu un giorno ancora giovanissima hai pensato bene di fare un revier strettissimo, di prendere in pieno con un dito e i tantissimi specialisti hanno pensato bene per un anno di non capirci niente, di non capire che era osteomielite fino a quando è stato necessario amputare. Un anno e mezzo senza lavorare, correre veramente, ma tu non eri solo energia, eri solidità, eri testa, quindi è bastato fare piste, fare esercizi di shaping, fare condotte, idiota, posizioni… Poi abbiamo ricominciato, non come prima, ma ancora competitivi da meritarci un ulteriore mondiale di obedience e quasi un altro, visto che eri arrivata a pari punti con tuo figlio Erak e visto che mi chiedevano di scegliere ho scelto lui, per non doverti lavorare più intensamente e rischiare qualche incidente. E poi… beh poi hai pensato bene durante uno stage di correre a tutta verso l’entrata del campo dove si lavorava, correre come sapevi fare tu, a mille, ma ad un certo punto hai fatto quello che per te era naturale, ovvero guardare dove ero e non vedere così un albero davanti a te. Una botta incredibile che ci è costata qualche cicatrice sul muso e due vertebre schiacciate. Da lì allenamenti ridotti, studiati, ma abbiamo sempre lavorato, fino a domenica sera, perché tu lo richiedevi, perché ti infilavi in campo, rubavi i riporti (possibilmente quelli da 2 kg.) e me li mostravi, della serie “fannullona datti da fare” e non volevi mai smettere. A quasi 12 anni ancora le partenze in condotta erano con saltello, ancora dovevo lavorati un po’ per avere una condotta da gara, ancora i tuoi coni erano spaziali, ancora i tuoi riporti erano bellissimi, così come le posizioni a distanza. E i veterinari lunedì non ci credevano, non credevano che tu la sera prima correvi, non credevano che avevi rubato come al solito un riporto per costringermi a farlo, non credevano che avevi giocato.
Io e te a fine Trofeo Enci
Mi resteranno le emozioni che mi hai regalato lavorando ogni giorno con te, mi resteranno le emozioni delle nostre tante gare insieme, forse quella che mi resterà di più è quella fatta a 10 anni, quasi per caso, quando sono arrivata lì ho pensato che era una cavolata, avevamo fatto obedience veramente senza pensare alla tecnica, senza lavorare alla mancanza di rinforzo, un vero e splendido gioco tra di noi e invece eravamo lì con praticamente tutta la nazionale al completo. Invece tu mi hai trascinato, esercizio per esercizio, con io che pensavo ora fa una cosa meno bene, ora fa un errore, ora fa una imperfezione e tu invece che facevi tutto perfetto, veloce, preciso e io a bocca aperta, sembrava che tu mi portassi in gara e non io e tu mi volessi dimostrare che eri sempre tu, che gli anni non passavano, che eri sempre la mia campionessa. E hai vinto con un punteggio astronomico e un CAC-CACIB
Ma mi ricorderò anche le tue pagliacciate, da quella alla tua prima gara in obedience 1 a 12 mesi quando hai fatto il salto andata e ritorno e ti sei messa leggermente storta al front, poi hai alzato lo sguardo e forse hai letto che non ero soddisfatta e in un centesimo di secondo sei ripartita, hai risaltato andata e ritorno e ti sei messa drittissima al front, guardandomi con gli occhi e la bocca ridente, della serie “ora sono perfetta mamma contenta ??” e tutti a ridere, ma hai vinto lo stesso con l’eccellente perché il resto era stato veramente superlativo. Oppure come al tuo primo mondiale, piccolina di 20 mesi, quando hai pensato bene a 10 metri dalla fine della condotta, dopo due passi laterali di saltarmi in testa, darmi un bacio e tornare al piede… diciamo che i giudici non l’hanno presa molto bene, io l’avrei presa meglio dopo i 10 metri che mancavano ancora.
il nostro ultimo giorno insieme e tu sempre così, sempre pagliaccia
Perché la tua energia e la tua voglia di vivere era immensa. Per capire che stavi male sono state solo sensazioni, quel tuo minor appetito tu che eri famelica all’eccesso, quel tuo stare un pochino più isolata in certi momenti dal branco. Analisi perfette, ma ancora dubbi e una richiesta di ecografia addominale, sai per sicurezza, per un istinto dentro di me. E la risposta più tremenda, ma che non immaginavo così tremenda come sarebbe stato poi durante l’operazione. Un tumore enorme ad un rene, per fortuna con l’altro che compensava. E tu che continuavi a chiedere con immensa gioia ed intensità di giocare, lavorare e che mi guardavi schifata se non facevo sul serio e io che facevo in modo di non fartene accorgere e di dosarti.
Ma tu sei nata così nelle mie mani con una bellissima macchietta a forma di cuore sul petto, forse un segno esteriore di un carattere e di un'anima speciale. E da subito ti sei distinta in mezzo agli altri cinque maschi. La prima ad uscire a soli 15 gg. dalla cassa parto, la prima a sollevare e rovesciare la ciotola di metallo con l'acqua e a portartela in giro trionfante, la prima a dormire accoccolata su di me.
Da un pessimo cellulare una istantanea appena sei nata, si intravede la tua macchietta a forma di cuore
Sei nata con una intelligenza particolare, una capacità di apprendimento spaventosa che spesso ti ha fatto vincere delle sfide in shaping contro i border. Anche un mese fa ti ho fatto fare shaping con gli allievi di un corso per addestratori, la tua testa meravigliosa sempre pronta ad essere in azione a mille all’ora. Anche da piccola per tenerti rilassata e calma in casa bastava scendere giù in garage ed insegnarti qualcosa di nuovo. Dopo soddisfatta e felice ti addormentavi sul divano accoccolata su di me. Questo ti ha portato ad essere precocissima, con risultati importanti in obedience da giovanissima, a 17 mesi vincevi le selezioni per i mondiali, dove gareggiavi a solo 20 mesi.
Shaping con allievi durante uno stage e i tuoi occhi...
Trovarti un difetto nella vita, ci posso pensare veramente tanto, ma non mi viene in mente niente e non lo dico ora che non ci sei più. La tua caratteristica principale era infatti la gioia di vivere. Difficile da spiegare per chi non ti conosce ma tu eri la gioia in persona. I tuoi occhi sono sempre stati brillanti, allegri, pieni di vita, la tua bocca è sempre stata "sorridente", si perché tu sapevi "sorridere" benissimo. E i tuoi occhi sono rimasti così fino all’ultimo, fino all’ultimo hai voluto lasciarmi il tuo sguardo che è dentro di me, per sempre. La mattina aprivo gli occhi e tu subito ti sentivi in dovere di dare e avere coccole, di avere massaggi alla pancia e grattatine agli orecchi, e di dare un prelavaggio approfondito alla mia faccia.
Velvet in expo... in sei gare campione italiano di bellezza, sempre CAC ed eventuale CACIB, sempre BOB - Campione sociale di bellezza
Te e Valeria, un amore profondo, spero siate insieme da qualche parte e mi aspettiate
Cercavi sempre il contatto con me, a volte questo in gara ci è costato parecchio. Perché un'altra caratteristica era il tuo abbraccio. Arrivava una persona in casa e tu mentre era sul divano ne approfittavi per salirgli in braccio, seduta sulle sue gambe, le tue zampe da una parte e dall'altra sulle spalle ed ecco che puoi fargli un bel lavaggio al viso. Poi magari eccoti lì a chiedere una grattatina alla base della coda, oppure provavi a portargli un gioco nella speranza che lasciandolo sulle gambe ti chieda qualche esercizio.
Velvet in expo, senza alcun stimolo a richiamarla, senza guinzaglio in mano, solare, sorridente,
perfettamente a suo agio in mezzo a cani e persone
E che dire del comportamento con gli altri cani ?? Mai una volta però ti ho visto aggressiva, mai una volta hai risposto con morsi a delle provocazioni, magari con cani dominanti sei intervenuta usando il tuo fisico e la tua forza ma sempre senza far male e senza rispondere ai denti con i denti. Hai accettato tante pinzate dai border, guardandoli assolutamente tranquilla e provando di nuovo a convincerli a non aver paura e giocare con te. Infatti sei riuscita a far giocare cani che di solito se ne stanno sulle loro. Di te mi fido più di chiunque dei miei cani con i cuccioli, perché cucciola tra i cuccioli… Hai accettato con una regalità incredibile i vari cani che sono arrivati in casa nostra per restarci a seguito di adozioni o come ospiti a seguito di amici, mai un problema che sia uno, sempre una guida e un leader perfetto.
Velvet e i cuccioli, una mamma straordinaria
E poi… e poi mi hai donato dei figli fantastici. Se trovo una consolazione in questo momento così duro, è proprio questa, guardare gli occhi di tuo figlio Erak e delle tue nipoti Just e Ikram e vedere un po’ di te, nelle loro azioni, nel loro modo di comportarsi, nel modo di lavorare, ognuno di loro porta quella tua simpatia, quel tuo essere così speciale.
Non hai mai fatto cucciolate numerose, 3,4,6,3, quindi pochissimi, ma tutti straordinari. Lo testimoniano i risultati, ma lo testimoniano anche il piacere di viverci insieme che hanno i loro compagni umani.
Ci sono figli tuoi ai mondiali di ipo (e non uno, ben 3!!!) ai mondiali di obedience, ai mondiali di agility, ci sono cani che si stanno valendo in ipo3, che hanno cominciato a vincere in obedience3, un cane in Germania che ha vinto in bellezza tutto quello che poteva vincere pur essendo un ottimo cane in ipo, nomi conosciuti e ammirati, nomi che magari tanti non sanno che sono figli tuoi, usati anche in riproduzione e che a sua volta hanno dato ottimi risultati.
Un giorno guardavo una foto su fb, una foto in agility di una malinois, una foto senza didascalia, non avevo idea di chi fosse, ma somigliava in modo incredibile a te, nel muso, nel corpo… Ho chiesto in mp ed infatti era una tua nipote, una nipote che poi è diventata famosa, andando ai mondiali di agility, con dei tempi incredibili.
Campionato sociale 2013 - Fighter Drazen (Da'Eder/Velvet) e Elf la mdf (Solero/Velvet) secondi classificati a pari punteggio in pista obbedienza e attacchi, Fusionpoint Zoe (Da'Eder/Velvet) quarta con stesso punteggio ma un punto in meno in attacco e un punto in più in obbedienza
In questo momento ho angoscia e lacrime, mi sento tanto sola, malgrado gli altri cani, mi sento che manca la parte che mi compensava, perché Erak è nel lavoro la colonna su cui appoggiarsi, mentre lavora mi fa ridere, mi trascina, ma nella vita ancor più di lui chi mi tirava fuori dai giorni neri, chi compensava il mio essere pessimista eri proprio tu, con la tua allegria, la tua voglia di vivere, la tua coda, i tuoi occhi, il tuo sorriso.
Ora mi sento come se mancasse una parte di me, forse la parte migliore che tu sapevi tirar fuori.
Resta una eredità tramite l’allevamento che al momento di richiedere l’affisso enci ho voluto proprio con il tuo nome “VELVETGUN” perché spero di avere sempre cani come te che rallegrino la vita delle persone che sono pronti ad accoglierli e a donare a loro volta, tempo, attenzioni e amore e che allo stesso tempo siano dei cani sportivi eclettici, che si fanno valere in ogni campo.
Restano gli innumerevoli ricordi, che mi strapperanno spero tra un po’ di nuovo tante risate, come sapevi fare tu, come hai fatto fino alla fine, domenica sera e anche lunedì mattina.
Fefettina mia bella, ora però non posso fare a meno di piangere, per il vuoto enorme che mi hai lasciato, per non poter più appoggiare la mia testa sulla tua pancia mentre guardavamo sul divano la tv, mentre pensavo che tu dormissi e ti guardavo e invece vedevo il tuo sguardo su di me, i tuoi occhi che subito ridevano, la tua lingua che subito mi baciava e la coda che cominciava a sbattermi addosso.
Mi mancherai la mattina quando appena sveglia morbidamente ti sdraiavi addosso a me e altrettanto morbidamente mi leccavi piano piano tutto il viso, in modo completamente diverso dai baci stupratori dei tuoi nipoti (va beh ikram si salva parzialmente) o dalle zampate in faccia di Teem.
Mi mancherà vederti la sera fare il giro di grooming, in cui leccavi e spuciavi piano piano tutti gli altri miei cani. Mi mancherai quando taglierò una mela e non ti vedrà tutta estasiata con la coda battente ma tutta composta ad aspettarne un pezzetto. Mi mancherà quando gli altri cani giocheranno e saranno magari troppo energici e tu non arriverai per dirgli basta, non esagerate. Mi mancherai in passeggiata, quando avrò una pazza in meno da controllare che non faccia cavolate varie, tipo tirarsi nel fiume in pieno inverno e con la neve intorno o tirarsi in acqua da altezze impossibili, portandosi dietro tuo figlio e non saper più come riportarvi su. Ti vedo ancora quando mi hanno chiamato perché mentre eravamo in gruppo in un laghetto hai pensato bene di attaccarti ad un tronco con tutta la tua forza, il tronco girava e ti tirava sotto ad ogni giro ma tu non pensavi minimamente di lasciarlo, anche se bevevi, cocciuta e determinata come al solito. Ho dovuto darti un lascia da ipo per farti mollare e non eri lo stesso molto convinta.
Ecco se c’è una cosa che mi lascia un magone immenso è di non averti dato una giornata perfetta domenica, mai avrei pensato che sarebbe stato il nostro ultimo giorno insieme. Avrei voluto portarti a nuotare, avrei voluto farti giocare a più non posso con un figurante e una bella manica, avrei voluto dirti ancora di più cosa tu eri per me, scatenandoci insieme nei nostri giochi pazzi. Non l’ho fatto perché avevo paura ti sentissi male prima dell’operazione e ora mi pento..
La mia amica Manuela che ti ha visto appena nata mi ha detto che è stato giusto così, che la tua energia sia rimasta praticamente intatta fino all’ultimo, che il tuo sguardo sia rimasto così allegro, la tua simpatia e la tua gioia di vivere ancora piene. Che tu fossi fino all’ultimo Velvet, la mia fefettina..
Non so, so solo che comunque la guardi mi sembra così ingiusto...
Spero che esista veramente qualcosa, voglio crederci con tutto il cuore, voglio sperare che tu sia lassù con Valeria, che giochiate insieme e che mi aspettiate.
Perché uno ama tutti i cani, ma ci sono dei cani che ti entrano dentro, che ti segnano, che ti lasciano un solco nell’anima.
Come sei tu per me Velvettina mia, fefettina mia adorata.
Spero solo di averti dato nella vita anche solo una minima percentuale di quello che tu mi hai dato, spero che tu sia stata felice accanto a me, che abbia sentito sempre il mio amore.
da sx le nipoti Ikram e Just, nonna Velvet, Teem in "comproprietà" con Valeria e il figlio di Velvet, Erak
ALCUNE RISPOSTE ALLA NOTA DI CUI SOPRA CHE MISI SU FACEBOOK
Serena Reggiani Siete state un binomio favoloso.. Quando vi ho conosciute non sapevo nulla di Obedience praticamente.. E vi ho viste lavorare.. Ecco lì mi sono innamorata di questa disciplina.. Lei così innamorata di te, così forte ma solare, così intesa ma allo stesso tempo solida.. Guardandovi lavorare si aveva la sensazione che foste una cosa sola, quasi senza bisogno di parlare.. Belle, belle.. Lei che dipendeva ma soprattutto pendeva dalle tue labbra senza essere "sottomessa" Prima di conoscervi pensavo che un cane "con le palle quadrate sotto" non potesse essere gestito in maniera così positiva.. Invece con voi due ho visto il frutto del legame, del rispetto, dell'amore profondo.. Ciao Fefi
Cristina Bizzi Lei era te, tu eri lei e per questo sarete insieme per sempre. È stato un cane fortunatissimo a condividere la sua vita con te. Sei stata una persona fortunatissima a condividere la tua vita con lei....eravate troppo simili Anna. Quando ci siamo allenati il 1 gennaio di 2 anni fa e mi ci hai fatto giocare per farmi passare l'angoscia da malin, ridevi sotto i baffi nel vedermi irrigidita come un allocco imbalsamato...e rideva sotto i baffi anche Velvet che, guardacaso, durante la giornata, come prendeva un salamotto lo portava a me a dire "dai che non ti mangio, ho già mangiato, giochiamo..."
Letizia Carbone Ho conosciuto "di persona" Anna e Velvet a novembre del 2012, Velvet aveva quasi 8 anni.
È stato il mio primo incontro con il malinois da lavoro ed ha lasciato il segno, come lo ha lasciato l'amicizia che è nata in questi anni.
Quella di Anna e Velvet è una storia d'amore, e un cane come lei non era da sentimenti tiepidi.
I suoi risultati nel lavoro e come riproduttrice parlano da soli, ma alla fine quello che conta per me è il cane che era nella vita, forza ed equilibrio uniti ad una simpatia ed una gioia di vivere senza pari.
È proprio la sua simpatia che mi mancherà, il fatto che sapeva di potersi permettere praticamente tutto con quella sua faccia da schiaffi, il suo essere allegramente tamarra.
La sua voglia di fare, la sua creatività, il suo sapere di essere al centro del mondo, per lo meno del mondo di Anna.
Mi vengono in mente mille episodi, tutti divertenti, fino all'ultima volta che ci siamo viste e non voleva venire via dal campo tanto da sgattaiolare nello spiraglio del cancello per farsi chiudere dentro. Spero che nel mio futuro possa esserci una Velvettina, spero di potere avere con me un po' della sua energia e personalità.
Velvettina, è stato un piacere conoscerti, mancherai
Chiara Ertola Ho dovuto piu' volte interrompere la lettura perche' leggevo e mi tornavano in mente tantissime cose..forse anche cose che sono dolorose anche per me....perche' Vi ho conosciuto, Anna a Velvet, anni fa...si puo' dire che voi mi avete fatto appassionare a quella che e' l'obedience...insegnando tanto anche ad una zuccona come me...quella che si vergognava a fare la " voce cretina " a Maya per gratificarla dopo un esercizio....quella che il " riporto mi fa schifo "( e' ancora cosi'...ahahaha )....beh...vedervi lavorare era ogni volta un emozione..ma anche solo stare insieme a voi lo era...in casa in mezzo a tutti quei " gialli " :-P che non ti mollavano un secondo...la Noni che voleva sempre i grattini e Velvet che portava quel salamotto tutto sbavusciato e te lo piazzava tra le mani e se facevi tanto di prenderlo perdevi le spalle..letteralmente...se non eri piu' che pronta rimanevi con il collo bloccato una settimana....e dopo averti massacrata lei ti guardava con quel sorriso che partiva dalle orecchie e finiva tutto negli occhi...quegli occhi che pero' nonostante potevano esserci 1000 persone intorno poi tornavano sempre su di te Anna...lei era, anzi mi correggo lei e' la tua anima...lo sara' sempre...lei che ti faceva ridere perche' prendeva qualsiasi cosa e partiva di corsa, come quella volta che ha preso un tappetino,a caso, perche' non importava cosa, bastava che la bocca da coccodrillo non stesse vuota a lungo... che correndo le copriva tutta la testa...ma mica si era fermata...no continuava a correre...centrando pali, gradini, gambe di chi c'era intorno....e cuori...si sopratutto cuori...perche' questi suoi modi di fare, oltre che i risultati sportivi e tutto cio' che avete fatto insieme...l'hanno resa indimenticabile per tutti...e lo puoi capire da tutti quelli che come me...l'hanno vissuta,magari anche solo una volta, chi piu' chi meno...ma non se ne dimenticheranno piu'....<3
Anna Maria Cini Grazie Chiara veramente, mi hai fatto sorridere, non mi ricordavo quell'episodio, ora l'ho rivisto come in un film, che scema la mia Fefi e che botta in quel palo
Chiara Ertola ......lei nemmeno una piega ovviamente...una scrollata e via...ripartita!!!!
Dario Chiarini Accidenti a te. Anzi Accidenti a voi, tutte e due. Ho saputo il giorno dopo cosa fosse successo, non ti ho scritto niente perchè non mi sembrava il caso, ho letto via via quello che scrivevi e nel comprendere benissimo il tuo dolore pensavo che avrei continuato a leggere senza dire niente perchè nel vero dolore è giusto anche poter stare da soli senza dover leggere i mille ''mi dispiace'' o altro. Ma adesso te ne vieni fuori con questa lunga lettera e non posso far altro che disturbarti anche io come molti altri. Io i tuoi cani li ho visti dal vivo una volta sola ad uno stage e c'è una cosa che mi è rimasta impressa più delle altre e che non dimenticherò mai, aver avuto la possibilità di poter giocare due minuti con lei e di aver pensato ''porca troia questa mi stacca le braccia'...' questo è la cosa che ogni tanto ho continuato e continuo a ripetere e raccontare in giro.... quindi accidenti ad entrambe per quanto pochi istanti di gioco, di lettura, di notizie,di risultati, possano prenderti e renderti partecipe. Questo è quello che avete saputo fare, rendere partecipi migliaia di persone della vostra vita sportiva e non, e adesso renderle partecipi del tuo dolore. Resterà eterna perchè nel ricordo di tutti noi. P.S. E va bene Velvet raccontiamola tutta, diciamo le cose come stanno veramente: .... io di solito ero l'ultimo ad andar via la sera quando finivano le lezioni specialmente se c'era qualche istruttore esterno, nella speranza che poi lavorasse un pò i propri cani perchè e una cosa che mi interessa molto. Quindi speravo lo facessi anche tu Anna Maria Cini e così è stato. Ora .... che lei facesse un bel giro di corsa, raccogliesse la prima corda e me la portasse davanti non era proprio previsto.... e io da vero novellino nell'imbarazzo di fare qualche cazzata ( non toccare i cani degli altri che gli dai rinforzi sbagliati !!!!!!!! Non giocare con cani sportivi che usi uno strumento di educazione !!!!!!! ) facevo finta di niente. Poi sei stata tu a dire '' puoi giocarci se vuoi ''. Ah ok penso io, allora iniziano a provare come è un cane oltre gli 8 Kg. Prendo la corda dall'altro capo e subito mi arriva un destro - sinistro che Tyson diventa una giacchettatae il primo pensiero è stato ora questa mi manda fuori posto una spalla sai che figura di merda. Allora mi ci metto un pò più di impegno e restituisco il destro sinistro, ma mi ritrovo davanti quello sguardo chiarissimo e inequivocabile che diceva: '' ... ascolta bello qui si fa sul serio, perfino lo scricciolo di mia madre tira più forte, ti dai una mossa o devo insegnarti tutto dall'inizio ? '' Ecco, questa è la verità un pò piu nei dettagli.
Barbara Baldi Tributo a VELVET:5 anni fa ho preso un malinois!!!! 5 anni fa ho conosciuto Anna a velvet! 5 anni fa mi sono innamorata di una razza fantastica! E tutto per merito tuo carissima velvet che mi hai regalato un esserino di nome Ghibli che è diventato la mia ombra e che tanto ti somiglia! Il tuo nome è risuonato tutte le volte che qualcuno mi chiedeva di chi era figlio, e tutti, guarda caso, ti conoscevano e sentivo quasi imbarazzo ad avere un tuo discendente! Poi piano piano ho conosciuto tutte le tue generazioni, mamma mia che carrellata di super cani! E ora? E ora mi hai incatenata, mannaggia!!! Anna lo sa e ne approfitta tutte le volte per farmi crescere sempre più la voglia di prendere una tua discendente, quindi pensaci tu adesso a trasmettere sempre il meglio di te perché ormai sei una stella e le stelle elargiscono polveri magiche! Grazie velvet!
Erica Sabatini Cani come Velvet non ce ne sono molti e io ho avuto la fortuna di conoscerla. Di lei ho tanti bei ricordi perché lei era una vera buffona e ogni volta faceva qualcosa che ti faceva ridere o che ti rimaneva impresso o anche solo perché vederla lavorare era sempre un piacere! Ricordo quando iniziai a fare obedience con Anna e una volta mi fece fare condotta con Velvet, la cosa buffa è che se non ti sentiva abbastanza sicuro prendeva il controllo e faceva lei condotta con te e così fu. Giocare con lei era tutto un programma, la prima volta mi scrollò come fossi una bambola di pezza e sentii una scossa partire dalla base del collo scendere lungo tutta la spina dorsale ma non importava perché giocare con lei era sempre divertente anche se da quella volta ci pensai sempre un po' di più...venerdì ho potuto vederla un'ultima volta, era quella di sempre aveva voglia di giocare e fare la buffona come niente fosse ed è così che la ricorderò anche se non vederla più al campo rubarmi tutti i giochi dalla borsa sarà davvero strano...Ciao Velvettina
Sara Di Crescenzio Sono commossa Anna e mi unisco silenziosa al tuo dolore ed al tuo profondo senso di solitudine. Ho avuto l'onore di essere shakerata da Velvet e devo dire che hai descritto alla perfezione la sensazione che si prova 😜. Non posso certo dire di conoscere bene i tuoi cani, ma una cosa la posso dire, vedere i tuoi malin (tutti Velvetgun!) mi ha fatto innamorare follemente e spero, un giorno (quando sarò all'altezza), di poterne portare a casa uno, magari con la gioia di vivere di Velvet. Trovo meraviglioso che tu abbia scritto questo commovente articolo per salutarla ed onorarla
Nicoletta Bellucci Ciao Velvet...ci hai fregato, te ne sei andata all'improvviso, lasciandoci increduli e impreparati ad affrontare l'ennesimo dolore; però pensandoci bene lo hai fatto nel tuo stile,affrontando la vita,la malattia e la morte nel modo che tutti vorremmo saper fare: senza drammi , con serenità, solarità, positività. Non faccio fatica a credere che anche negli ultimi istanti ,prima dell'anestesia,la tua allegria ti facesse salutare vorticosamente ma allo stesso tempo con delicatezza tutto il personale della clinica,anzi mi vedo proprio la scena come se fossi stata lì. Di te ho mille ricordi,ti ho visto appena nata ,ti ho vista crescere e vincere ma non mi interessa tanto ricordare le tue gesta sportive,per quanto importanti, ma il tuo "essere" cane nella vita di tutti i giorni,una compagna allegra,felice di esistere, in grado di godersi a pieno ogni momento della vita. Spesso pensiamo ai cani "sportivi" con un po di sospetto e preoccupazione : "saranno sereni e realizzati nella quotidianità o saranno solo delle specie di macchine programmate per gare di vario tipo?Con te non potevo avere dubbi. Forte ed equilibrata allo stesso tempo;naturale guardiana di casa e persone ma pronta a farmi entrare nella tuacasa ,di cui Anna mi lasciava tranquillamente le chiavi mentre era a lavorare a scuola e io in vacanza in Toscana : aprire una porta dietro cui urlano e abbaiano minacciosi tre pastori belgi non è proprio una cosa da nulla...ma io mi fidavo; Feffi ...Feffina...sono io..ora entro....e allora tre bocche spalancate e ringhianti si tramutavano in tre lingue affettuose; ti fidavi eppure ci vedevamo due o tre volte all'anno e con me lasciavi entrare anche i miei cani ,maschi o femmine che fossero; ma quando finivamo gli allenamenti notturni ...da sole io e Anna ,come mi faceva sentire sicura averti vicina ,nell'oscurità. Di te ricorderò sempre la pazienza che avevi con Samjr : la mia borderina ti provocava spesso.. non voleva farti entrare nelle "sue pozze d'acqua, nel suo fiume", e tu la guardavi e sopportavi con la bontà dei forti. Quanti legni contesi fra voi due,quante spallate in corsa per arrivare prime,quante corse nei boschi, mai una reazione sopra le righe. Bellissimo vederti mordere un figurante, ripetere senza alcun momento di sfiducia o noia i soliti esercizi di obedience ,ma ancora più bello andare in giro per le strade e nei negozi con una "giallina" amichevole,educata e coccolona.Quante grattatine pancia all'aria sul divano, quante nuotate insieme, quante gite con tutti i cani liberi miei e tuoi che correvano su e giù per le montagne. Ecco ....è così che voglio ricordarti,come splendida compagna di vita prima che di squadra; come amica, come esempio di bontà, forza,allegria e sfacciataggine ...ciao Feffi ,salutami Pile
Anna Maria Cini Grazie Nico, so che Velvet voleva bene a te come ne voleva a Valeria, eravate speciali per lei
Marco Ossidi Come passa il tempo, non so neanche specificare quando ti vidi la prima volta ma ne ricordo ogni più piccolo particolare dolcissima velvet; 5 anni fa forse, ma che importa…sembra da sempre; al corso per addestratori ENCI vedo presentarsi questa donna minuta se vogliamo, ma forte come solo lei sa essere, ne avevo tanto sentito parlare ma era la prima volta che avevo modo di passare un we con lei ed i suoi cani, i malinois per me, amante dei molossoidi da sempre, erano ne più ne meno dei pastori tedeschi solo un po’ più brutti…ma che sorpresa che mi stava preparando il destino, davvero impensabile.
Fu allora che vidi per la prima volta Velvet, il suo correre di qua e di la a portare il salamotto da condividere con te, si proprio con te che non eri nessuno per lei ma la sua grande socialità e docilità la metteva nella condizione di vedere in ognuno un potenziale amico con cui giocare…bhe giocare…sbatacchiare il termine giusto.
I suoi occhi, cosa che ho sempre detto sino a giovedì scorso, quando a casa di Anna ed al suo campo, ho avuto modo di incrociarli, erano al contempo dolci, fermi, fieri ma, soprattutto, te li sentivi dietro la testa tanto aveva la capacità di bucarti con il solo sguardo.
Poi il resto è storia, vederla con Ishtar piccolina, rivederla incontrarsi solo un paio di settimane dopo, quante altre volte ho avuto modo di incontrarti dolce Velvet, il destino mi ha messo vicino a te anche durante quel brutto incidente al campo, mi ha riportato a te quando finalmente Anna si decise che potevo meritarmi una tua figlia…si perché una tua figlia bisogna meritarsela ed ancora una volta la settimana scorsa ancora con te, a coccolarti a casa di Anna, a condividere quel salamotto che amavi tanto e ridere dei tuoi furti di un riporto mai troppo pesante per te o delle facce e degli espedienti che mettevi in campo per evitare di lasciare quel prato che amavi tanto, dove facevi quello che più di tutto amavi fare.
Partendo mi sono portato via un po di te, mi riportavo a casa Ishtar e Chato (figlia e nipote) e quegli occhi che non potrò mai dimenticare; ora ti immagino lassù, sul ponte dell’arcobaleno chiacchierare con Pietro, gli Angeli e tutti gli altri cani che ti hanno preceduto e, non senza un filo di orgoglio, indicare tutti i tuoi cuccioli e nipoti e come la madre dei Gracchi dire: ”ecco, questi sono i miei tesori”.
Frida Roberta Garofani Ciao muso a punta <3 ciao Fefi :( Lunedì tu ed Anna eravate nei miei pensieri fin dalla mattina presto , sapevo dell'intervento ma non sono riuscita a chiamare . Prendevo in mano il telefono e poi succedeva qualche cosa che mi spingeva a rimandare ma mai, mai avrei pensato di ricevere nel pomeriggio quel messaggio . Te ne sei andata improvvisamente e credo tu sappia la disperazione in cui lasci Anna ma sei andata via nel modo migliore , senza dolore, senza pena , credo anche io che sia stato giusto così . Sei rimasta fino alla fine la solita gialla con gli occhi che ridono, la ladra di giochi e la migliore scassinatrice di zaini che io abbia mai conosciuto :D Credo che nessuno che ti abbia conosciuto avrebbe voluto mai vederti anche solo per un attimo stanca e dolorante . Con te se ne va un altro pezzetto di cuore , tu e mamma Onice , due facce della stessa medaglia , una solare l'altra diciamo più scura ;) ma non per questo meno brillante. Tu e Noni siete state i primi gialli che ho conosciuto "da vicino" e vedervi lavorare è stato emozionante ma più ancora il vostro amore quasi soffocante per Anna, in maniera diversa perché i vostri caratteri lo erano ma ugualmente immenso e come non ricordare i circa 40° a casa di Anna con te che stavi vicino vicino :) Parte di te è negli occhi e nel cuore di Erak e nello sguardo delle due "ragazzine" e questo Anna, è parte la grande eredità che ti ha lasciato. Anna ti abbraccio forte forte , perché perderla è perdere una delle colonne della famiglia perché questo sono loro per noi la nostra famiglia. Ciao pazza gialla , saluta Frida ma da lontano :) e corri da Noni e Valeria perché se è vero che dopo c'è qualche cosa allora le troverai insieme
Marcella Niccolini Quattro anni fa ho contattato Anna Maria per imparare, finalmente, qualcosa sui cani. Così ho conosciuto anche Velvet ed Erak! Mai visto prima cani così. Io , amante dei cani, avevo, fino ad allora, avuto a che fare con cani raccattati da situazioni difficili, abbandonati, fantasia e da caccia.
Andavo quasi tutti i giorni a vedere Anna lavorare, assistevo in silenzio e in silenzio accoglievo Erak e Velvet che mi si fiondavano letteralmente addosso per propormi il salamotto! Tornavo a casa con le gambe piene di lividi ma ritenevo quel loro approccio quasi un privilegio! Io che mi accorgevo di quanto fossi ignorante di cani, non potevo certo negare l'invito di cani così fighi! … Più tardi ho trovato il coraggio di farlo e le mie gambe sono migliorate!
Così sono passati giorni e mesi di meraviglia nel vedere Anna e questi cani all'opera!
Intanto frequentavo il master di Pisa per Istruttore cinofilo e la data del secondo e penultimo appello per l'esame finale si avvicinava. Io stavo preparando l'esame con Totò, setter inglese adottato al canile, tipo strampalato e poco affidabile tantè che, nonostante sapesse fare gli esercizi richiesti dall'esame e che lo avessi fatto familiarizzare con gli spazi della facoltà, il giorno dell'esame, vuoi un temporale che si stava avvicinando, vuoi il cambio di aula, Totò mi lasciò sola davanti agli esaminatori per andarsi a nascondere sotto un tavolino in un angolo della stanza! Un anno di lavoro servito a me e a lui ma non per passare l'esame! Così Anna mi propose di prepararlo con Velvet per concludere il Master e così fu. Quando cominciai a lavorare con Velvet lei mi guardava come fossi un aliena, anzi una poveretta che annaspava, in condotta mi spingeva! Sembrava che mi dicesse :” ma dove vuoi andare”...
Mi ci sono voluti mesi e l'aiuto di Anna per convincere Velvet che potevo farcela! Nell'esercizi libero, avevo pensato di farle accendere una luce, suonare un campanello, girare intorno ad una sedia e poi appoggiare il muso sulla seduta, Velvet era velocissima ad imparare, ed io che credevo di modellarla! Anche gli attrezzi che costruivo per l'esercizio, abituata a cani delicati, erano sempre poco “a misura” dell'impeto con cui Velvet si muoveva, così finivano spesso sfasciati!
Ho imparato molto da lei, ho imparato sprattutto che il nostro impegno è cercare di essere all'altezza dei cani con cui lavoriamo, che sia facili o dofficili, e che quello che pensiamo di sapere non è mai abbastanza. Ho imparato anche a costruire attrezzi più robusti!
Lavorando con lei, solo per quegli istanti in cui sono stata capace di “esserci” e non preoccupata di dove mettere i piedi o le spalle, ho provato quella forte emozione che da sentirsi all'unisono! Una emozione, quasi una droga che ti spinge a lavorare, ad impegnarti giorno per giorno per riprovarla! Un regalo che Velvet mi ha fatto!
Ho continuato a frequentare quasi giornalmente Anna, Velvet, Erak, Dennis e poi l Ikram e poi Just e Teem, mi sento davvero la loro zia e li amo come una zia. Ma con Velvet avrò sempre un grande debito di riconoscenza e lei avrà sempre un posto privilegiato nel mio cuore.
Con amore, Marcella
Stefano Franceschi Sono ormai passati quasi 10 anni da quando, in un caldo pomeriggio estivo, sono arrivato dopo varie peripezie al "campino" dietro l'ospizio dove Anna Maria Cini si allenava con i suoi cani, con l'entusiasmo alle stelle per conoscere finalmente questa disciplina di cui avevo sentito parlare, avevo letto regolamenti e articoli,ma non avevo mai visto dal vivo..... e sono rimasto estasiato dal vedere Velvet mentre eseguiva gli esercizi!! Mi ero figurato varie cose quando pensavo all'Obedience, ma non avrei immaginato che un cane potesse lavorare con simili entusiasmo, gioia e vitalità!! Era una rivelazione... mi sentivo esattamente come se fossi uscito dalla mito della caverna di Platone e avessi scoperto un'altra realtà :') :') Da quel momento il mio obiettivo è stato quello di trasmettere al mio cane lo stesso entusiasmo che aveva Velvet, e posso dire con certezza che è stato il "modello" di cane che mi ha più ispirato...poi ho conosciuto tanti altri cani meravigliosi con altrettanto entusiasmo, tra cui Erak; ma un pò come quando si passa dall'adolescenza all'età adulta, alcuni miti rimangono nel cuore perchè sono stati fondamentali in momenti importanti della vita, e posso dire che Velvet lo è stata per me. Un abbraccio Anna Maria
Tato Marti Anna...sono fiero di aver un nipote di una cagna tanto tanto speciale..ogni volta che leggo i tuoi ricordi..la commozione è grande...sento sulla pelle cio che esprimi..recentemente ti ho contattato per esprimere il mio dispiacere..davvero..grazie a te e a questa cagna per cio che avete costruito..cio che avete lasciato...grazie..un abbraccio..
Anna Maria Cini Grazie mille, mi manca tantissimo ma se c'è una cosa che mi consola è sapere che non è andato tutto perduto di lei, che ci sono figli e nipoti che fanno felici altre persone. Grazie a te ancora per le parole, spero di vederci presto
Tato Marti Direi che questo week end il nipotino ha fatto piu che rendermi felice...quando arrivo arrivo a sentirmi un unica cosa con darko..è straordinario..a presto... (NR Miglior obbedienza Trofeo Enci ipo)
Letizia Carbone Tutte le volte che vengo al campo la vedo lì nel mezzo, col riporto rubato e gli occhi che ridono...
Anna Maria Cini <3 <3 <3 pure a me succede lo stesso e ogni volta che Just entra nella stanzetta e cerca di rubare un riporto mi fa star bene e male allo stesso tempo
Alessandra Spataro Non
ci conosciamo, ma ti seguo da tanto, dai tempi di Canidoc credo. Ho
scoperto l'obedience vera grazie a te e Velvet, quella che nasce e
cresce con un rapporto vero, sano, fatto di rispetto e complicità. Mi
sono commossa a leggere la vostra storia, un po', da lontano, è come se
vi conoscessi.
Ti mando un abbraccio forte
IO E VELVET, TESTO PRESENTE NEL VECCHIO SITO
PRIMA DELLA SUA MORTE
Fefettina mia, ho aspettato tanto a scrivere, difficile descriverti, dare una tua immagine a chi non ti conosce. Quando sei nata insieme ai tuoi fratelli ti ho esaminato a lungo per essere sicura che finalmente in mezzo a tanti maschi fosse nata una femmina. Una femmina con una bellissima macchietta a forma di cuore sul petto, forse un segno esteriore di un carattere e di un'anima speciale. E da subito ti sei distinta in mezzo agli altri cinque maschi. La prima ad uscire a soli 15 gg. dalla cassa parto, la prima a sollevare e rovesciare la ciotola di metallo con l'acqua e a portartela in giro trionfante, la prima a dormire accoccolata su di me. In tante cose hai saputo distinguerti e piano piano hai sempre più attirato la mia attenzione. Io che volevo un maschio, tu che eri già promessa all'allevatrice de "La Maschera di Ferro". A forza di descriverti a lei con sempre maggiore incredulità, con sempre maggior affetto, raccontando le tue imprese, le tue estreme caratteristiche caratteriali e fisiche ho portato Liliana Berruto a scegliere il tuo nome : "Velvetgun", "pistola di velluto", un nome che ti descrive pienamente. Poi c'è stato il giorno della consapevolezza. Il giorno in cui Liliana al telefono, dopo gli ennesimi racconti su di te mi ha detto : "Ma sei innamorata di questa cucciola ?? Vorresti tenerla con te ?? Perché se proprio vuoi lei io prendo un maschio, non preoccuparti" Dall'altra parte io sono rimasta in silenzio e mi sono immaginata la mia vita con te e senza di te. E la risposta non poteva che essere positiva, sì volevo che tu fossi accanto a me. E così è nata la nostra storia. Non pensavo che avrei potuto amare un malinois come amo tua madre. Ma tu sei così speciale che riesci a farti amare da tutti quelli con cui entri in contatto anche se poi alla fine oltre al tuo soprannome Fefettina piano piano si aggiungono "pazza", "scemetta"…
Ma cosa ti rende così speciale per me e per tanti altri ??
Indubbiamente sei un vulcano. Temperamento a mille, predatorio a mille, possessività a mille. Adori lavorare, adori imparare, hai una capacità di apprendimento spaventosa che spesso ti ha fatto vincere delle sfide in shaping contro i border. Adori i giochi, qualunque gioco, sempre pronta a rubarli dalle borse altrui, adori correre a più non posso, adori la condotta, i salti, hai una capacità di elevazione, una capacità atletica spaventosa, insomma sei davvera nata per lavorare, il lavoro è la tua vita, la tua e la mia gioia. Anche da piccola per tenerti rilassata e calma in casa bastava scendere giù in garage ed insegnarti qualcosa di nuovo. Dopo soddisfatta e felice ti addormentavi sul divano accoccolata su di me. Questo ti ha portato ad essere precocissima, con risultati importanti in obedience da giovanissima. Tu come tua madre però fai dell'ecletticità la tua forza. Qualunque disciplina diventa per te facile, divertente, emozionante e garantisci risultati che sia sulle pecore, nella selezione morfo-caratteriale, in expo, obedience, ipo. Provo con te una disciplina nuova come l'agility e tu sei sempre generosissima, veloce e pronta ed immediata nell'apprendere. In ipo sei spettacolare come tuo padre, con la tua spinta pazzesca e le tue entrate nei lanciati che lasciano a bocca aperta figuranti, giudici e spettatori. E che dire della fuga o delle entrate nelle condotte da dietro ?? Se i figuranti non ti conoscono si trovano veramente nei guai e la mia preoccupazione è di farti incontrare solo figuranti molto preparati tecnicamente ed atleticamente per salvaguardarti da problemi fisici al collo o alla schiena.
Lavorare con te è bellissimo, racchiudi tutte le caratteristiche che cerco in un cane e soprattutto in un malinois. Forse il tuo unico difetto è di essere sensibile ai miei stati d'animo ma questo più che al carattere penso che sia legato al nostro rapporto, forse morboso, ma di cui non posso e non voglio fare a meno.
Perché è vero che ci sono cani magari altrettanto forti nel lavoro, tua madre stessa forse meno veloce e meno estrema atleticamente parlando era comunque veramente fortissima così come tuo padre. Ma tu Fefettina mia sei particolarissima nella vita di tutti i giorni ed è questo che mi ha fatto innamorare di te, che mi ha "costretta" a sceglierti in mezzo ad altri fratelli altrettanto forti.
La tua caratteristica principe è infatti la gioia di vivere. Difficile da spiegare per chi non ti conosce ma tu sei la gioia in persona. I tuoi occhi sono sempre brillanti, allegri, pieni di vita, la tua bocca è sempre "sorridente", si perché tu sai "sorridere" benissimo. E che dire della coda ?? E' sempre in movimento, sempre scodinzolante, sempre alta. E' rarissimo vederti con la coda ferma, neppure quando bevi o mangi. L'altro giorno ti avevo messo a "cuccetta" in un negozio quando la proprietaria mi ha chiesto se potevo portarti anche la mattina dopo per pulire visto che anche da terra la tua coda non faceva che andare avanti ed indietro spazzando il pavimento. La mattina apro gli occhi e tu subito ti senti in dovere di dare e avere coccole, di avere massaggi alla pancia e grattatine agli orecchi, e di dare un prelavaggio approfondito alla mia faccia. Cerchi sempre il contatto con me, a volte questo in gara ci è costato parecchio, ma adesso abbiamo imparato che ci sono dei momenti in cui puoi e non puoi. Perché un'altra caratteristica è il tuo abbraccio. Arriva una persona in casa e tu mentre è sul divano ne approfitti per salirgli in braccio, seduta sulle sue gambe, le tue zampe da una parte e dall'altra sulle spalle ed ecco che puoi fargli un bel lavaggio al viso. Poi magari eccoti lì a chiedere una grattatina alla base della coda, oppure provi a portargli un gioco nella speranza che lasciandolo sulle gambe ti chieda qualche esercizio. Perché a te i giochi regalati senza far niente non sono mai piaciuti !!
E che dire del comportamento con gli altri cani ?? E' vero sei un po' irruenta, ti piace correre a perdifiato e giocare a spallate. Mai una volta però ti ho visto aggressiva, mai una volta hai risposto con morsi a delle provocazioni, magari con cani dominanti sei intervenuta usando il tuo fisico e la tua forza ma sempre senza far male e senza rispondere ai denti con i denti. Hai accettato tante pinzate dai border, guardandoli assolutamente tranquilla e provando di nuovo a convincerli a non aver paura e giocare con te. Infatti sei riuscita a far giocare cani che di solito se ne stanno sulle loro. Di te mi fido più di chiunque dei miei cani con i cuccioli, perché cucciola tra i cuccioli… Con la seconda cucciolata di Onice la sera dovevo brontolare te perché insistevi a voler giocare con i tuoi fratellastri anche fuori dal recintino, appoggiata alla rete con la testa, le zampe che cercavano di raggiungerli, accucciata per metterti alla loro altezza. Certo evito di metterti insieme a cuccioli di età intermedia in spazi molto aperti perché sei un po' grezzetta, ti muovi ad una velocità che mette paura ai piccoletti e certe volte anche a cani adulti. Ma la tua voglia di correre, di usare i muscoli al massimo delle proprie possibilità è dentro di te e difficile da controllare. Ma in casa anche con la zwergpinscher di mio marito dimostri di saper giocare tantissimo senza mai rischiare minimamente di farle male o spaventarla, anche se giochi al tira a molla dosando la forza perché lei chiaramente non vinca ma non perda neppure come sarebbe naturale per rapporto peso-potenza.
Cosa posso chiederti di più ?? Beh una domanda l'avrei. Vorrei che tu mi regalassi una figlia uguale a te, sogno una foto con te, tua madre e tua figlia, sperando che sia una foto di tre campionesse ma unite da un carattere speciale e da un rapporto ed una simbiosi speciale con me.
La frase sopra è stata scritta anni fa, ma ho voluto conservarla.. perchè da Velvet è nato alla prima cucciolata un maschio, un maschio straordinario, che adoro alla follia, di cui tutti si innamorano. ERAK !!