Difficile da spiegare. Se uno vede il regolamento è solo una serie di esercizi di obbedienza che partono da una base sufficientemente facile in debuttanti ad esercizi complessi in classe tre. In realtà dietro c'è molto di più. Per vincere una gara il cane deve essere veloce ma precisissimo, entusiasta ma non "fuori di testa", attento a te ma pronto ad aprirsi e a guardarsi in giro per localizzare box, direttivo, ecc.
La cosa che rende speciale l'obedience è che non hai "aiuti" esterni. Provo a spiegarmi. Se fai agility il tuo cane si divertirà in breve per il solo gusto di saltare e quasi sempre potrà essere guidato anche da un altro. Diciamo che è automotivante.
Se fai coursing, racing, prove di caccia, prove di IPO (utilità), prove per retriever, sheepdog baserai il tuo lavoro sulle doti naturali del cane selezionate al massimo dall'uomo.
Ma se fai obedience sei solo tu e il tuo cane, il tuo rapporto e la qualità del tuo lavoro con lui.
Ti metti a nudo nei tuoi pregi e nei tuoi difetti. Impari a cogliere le minime sfumature positive e negative, ad analizzare il tuo comportamente e come questo "agisce" sul tuo cane, impari a guardare ogni suo movimento, ogni suo atteggiamento, ogni suo sguardo per capire se stai creando problemi, se generi stress, se stai costruendo veramente un'abilità, se generi entusiasmo, se siete veramente un binomio.
Impari che ad ogni tuo minimo gesto, movimento, posizione di premio, stato d'animo corrisponde una reazione del tuo compagno peloso.
Impari soprattutto che il 99,99999999999999 % delle volte il cane è stato perfetto, ha fatto solo quello che tu gli hai fatto fare o gli hai insegnato o gli hai trasmesso emotivamente e che tu come al solito hai sbagliato.
E' dura mettersi sempre in discussione ma è proprio lì che cresci sia a livello cinofilo che umano.
E quanti pensieri per qualcosa che non va, quante analisi ma quanta gioia quando hai risolto, ti senti una cosa sola con il tuo rospetto, ti senti veramente un leader ma nel senso positivo del termine, quello che ha guidato l'altro membro del branco alla risoluzione di un problema guardandosi negli occhi e nell'anima.
Mi ricordo una cosa carinissima che mi è capitata in classe uno con Velvet al debutto.
Salto andata e ritorno. Con Velvet ho il front (cioè il cane si siede prima esattamente centrale e vicina di fronte a me poi faccio la rimessa al piede) per poter fare anche IPO mentre in obedience non sarebbe necessario.
Velvet è piccetta, ha appena un anno ed è al suo debutto. La gara sta andando benissimo, lei è allegra, felice, sicura di sè.
Arriviamo al salto. Lei parte, torna ma dal troppo impeto atterra letteralmente sui miei piedi per cui non riesce a mettersi al front perfettamente dritta ma leggerissimamente storta. Io penso dentro di me sorridendo : "è storta, ero troppo sotto". Lei mi guarda in faccia e in un centesimo di secondo capisce che non è perfetta, sono sicura che pensa "per mamma non è ok, ora lo rifaccio bene" e infatti riparte da sola, salta, ritorna e si mette perfettamente al front, dritta, con il mento appoggiato e gli occhi e la bocca che ridono "contenta mamma ? Sono PERFETTA !!"
Grandi risate generali, tentativo di corrompere il giudice per darmi 20 punti invece che dieci. Tentativo fallito, zero punti, ma che soddisfazione !!!
Quando si comincia ??? Da subito o da grandi... Onice ha cominciato a quasi quattro anni, Velvet ha cominciato appena nata... Ritengo che sia importantissimo partire con il piede giusto seguiti da qualcuno che ha esperienza diretta di questa disciplina, che gareggia lui stesso e che porta allievi in gara. E' importante perché come spiegato sopra non è una semplice obbedienza, bisogna saper costruire gli esercizi in modo che vengano amati dal cane e dal conduttore, che siano pieni di gioia ma allo stesso tempo di precisione. Quindi non affidarsi a centri che dicono "facciamo obedience"(magari pure scritto obbedience) e in realtà fanno obbedienza di base…
Che razze ? è una delle domande che mi sento più fare...
Indubbiamente ci sono razze molto più portate di altre, spesso di linea da lavoro (border collie, golden e labrador, kelpie, malinois) ma ai mondiali sono arrivati soggetti di tantissime razze, praticamente di tutti i gruppi di divisione fci...
Ma quello che voglio sottolineare è che dovremmo acquisire una mentalità scandinava dopo per loro fare una debuttanti di obedience fa parte semplicemente della costruzione di un rapporto e di conoscenza con il nostro compagno a 4 zampe, che sia di qualunque razza o non razza...
E poi... come si dice l'appetito vien mangiando e quindi oggi abbiamo l'occasione di vedere in classe tre ad esempio sia un meticcio di corso, che un bovaro del bernese che il whippet della mia allieva ed amica Letizia Carbone
Il Pastore Belga e l'obedience
Se nei paesi scandinavi e in altri paesi europei l'obedience è praticata da tutti soprattutto nelle classi basse come ottima "scuola" per ogni cane e conduttore, è indubbio che ci siano delle razze particolarmente predisposte. Se guardiamo i vari campionati del mondo o europei di specialità troviamo che i cani che gareggiano sono in altissimo numero border e subito dopo i nostri pastori belgi con la sporadica presenza di altre razze (golden, labrador, kelpie).
La disciplina infatti richiede ad alti livelli cani estremamente reattivi, con un'ottima predisposizione all'apprendimento, temperamentosi e generosi. Tutte doti che non mancano certo ai pastori belgi ben allevati. Mentre il border è però portato a lavorare più per il piacere del lavoro in sé, i nostri belgi hanno quella dote che a me personalmente fa battere il cuore: il rapporto esclusivo e magico che sanno creare con il proprio compagno umano, il lavorare veramente per te e con te più di qualunque altro cane. E l'obedience sembra proprio una disciplina fatta per ampliare e mostrare a dismisura le qualità caratteriali e questa magia di comunione tra noi e i nostri pastori.
Al momento attuale le richieste sempre maggiori della disciplina portano a prevalere a livello internazionale per la quasi totalità malinois di linea da lavoro. Attenzione però che avere un pedigree "da lavoro" non vuol dire avere un malinois predisposto alla disciplina dell'obedience. Ci sono infatti delle qualità che vengono richieste particolarmente e che quindi dobbiamo trovare anche nei riproduttori che però per me devono aver fatto appunto o ipo o mondioring o ring francese, belga, nvbk... Le qualità richieste sono prima di tutto estrema generosità e docilità, poi una reattivà sul breve (ricordo che tutto si svolge praticamente sui 10 metri e con tante fermate e ripartenze), quasi zero nervi mentre deve essere presente un ottimo temperamento.
A livello personale io ho portato a 12 mondiali di tutte le razze tre soggetti (nonna 3 mondiali, figlia 3 mondiali e nipote 6 mondiali), la maggior parte delle volte il mio malinois era l'unico no border presente nella rappresentativa italiana.
Inoltre tutti e 3 i miei malinois sono diventati campioni italiani di obedience, hanno vinto la finale della De Reus Cup, il trofeo Enci di obedience, hanno avuto il premio come miglior binomio del mondiale, sono diventati campione finlandese di obedience e hanno ottenuto con eccellente un terzo posto a squadre ai mondiali.
Al momento ho anche la bisnipote che è in classe tre, speriamo di continuare la dinastia.
Si stanno distinguendo nelle varie classi malinois allevati da me, sia come 1° eccellenti nelle classi intermedie che con CAC in classe tre...
REGOLAMENTO
E' possibile vedere il regolamento cliccando su questo link :